[INTER CAMPUS LIBANO, NELLA SCUOLA PER TUTTI]

Come sempre il contingente UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) e nello specifico il CIMIC (un reparto specifico della NATO a guida italiana dedicato, tra le altre cose, alla ricostruzione di aree sconvolte da conflitti), ci ospita nella base di Shama, nel profondo Sud del Libano. Da qui, in pochi minuti, si raggiunge la scuola di Al Mansouri, dove i 55 bambini di Inter Campus Libano ci accolgono con la consueta gioia ed euforia.

In Libano, dove è stato recentemente nominato il nuovo Ministro dell’Istruzione, molte scuole pubbliche sono alle prese con l’informatizzazione dei sistemi e delle banche dati, ma anche con una serie di scioperi del personale docente che, purtroppo, pesa sul bilancio scolastico dei ragazzi.

Determinati a consolidare e ad ampliare il nostro intervento, abbiamo incontrato i referenti delle istituzioni locali, il sindaco e la dirigenza scolastica di Al Qulaila, villaggio a pochi minuti da Al Mansouri. L’istituto accoglie indistintamente bambini libanesi, siriani e palestinesi e, soprattutto, permette anche alle bambine di praticare attività sportiva.

La visita si conclude a Beirut, dove entriamo in contatto con numerose realtà locali che a loro volta utilizzano lo sport e in particolare il gioco del calcio come strumento di integrazione sociale.

In un paese ancora segnato da spietate guerre intestine e travolto ora dal fenomeno dei migranti in fuga dalla Siria, rimane senza dubbio prioritaria la necessità, anche attraverso lo sport, di promuovere valori come l’accoglienza, la convivenza, l’amicizia e la lealtà. Ecco perché Inter Campus, come sempre, c’è.

27.02.2017