ILANO – Una collaborazione nata nell’ottobre scorso con l’iniziativa di raccolta fondi “In viaggio con la Champions per Inter Campus con l’UNICEF” e che oggi, presso il CineTeatro Edi, centro Barrio’s a Milano, ha fatto un altro passo, uno in più, per diventare grandi insieme.
A presentare il nuovo progetto comune, Carlotta Moratti, presidentessa di Inter Campus, Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia, Bedy Moratti, presidente onorario del Centro Coordinamente Inter Club, Don Gino Rigoldi di Comunità Nuova e Francesco Toldo, ambasciatore di Inter Campus.

“Abbiamo cercato di unire le nostre esperienze per migliorare la nostra presenza in alcuni Paesi e raggiungere sempre più bambini – spiega Carlotta Moratti- Abbiamo scelto il Congo e la Bolivia, due luoghi che vivono due realtà diversi con disagi diversi, dove affianchiamo il nostro lavoro a progetti di protezione che Unicef porta avanti. In Congo sono tantissimi i bambini abbandonati per le strade, per molti motivi, li chiamano ‘shegue’, alcuni vengono allontanati dalle case magari perchè considerati stregoni, altri soffrono di handicap, lì, come in Bolivia è importante portare avanti anche un progetto educativo che dia ai bambini la possibilità di sapere come condurre una vita sana, non si deve dimenticare che la diffusione del virus HIV è una piaga in entrambi i Paesi. Questo progetto, un sogno per i bambini più disagiati si è reso attuabile anche grazie alla forte presenza degli Inter Club che hanno risposto numerosi all’opportunità di festeggiare la Champions League nel tour che ha toccato tutta l’Italia e aiutato allo stesso tempo il progetto Inter Campus e Unicef. Quella di oggi è un’occasione molto importante e bella per raccontare un progetto che abbiamo già iniziato e siamo felici di poterne parlare proprio perchè si tratta di qualcosa che è già concreto’.

La parola passa poi a Don Gino Rigoldi, che con l’Inter e Inter Campus ha da sempre saputo come utilizzare lo sport per unire e crescere: ‘Crediamo che sia molto saggio occuparsi dei bambini dove questi ci sono e fare insieme qualcosa che a loro piaccia davvero, e farlo in modo costruttivo per diventare grandi. Lo sport è unione, luogo di educazione e crescita, un luogo nel quale la gente lavora insieme, perchè ciò che conta da sempre e per sempre è la squadra, quella che insieme vince o perde”.

È poi Vincenzo Spadafora a descrivere cosa rappresenti per UNICEF la collaborazione con Inter Campus: “Una grande esperienza che lo sarà soprattutto nel momento in cui questo progetto andrà a svilupparsi nei prossimi mesi. Poi le similitudini tra Inter e Unicef sono tantissime: l’Inter ha vinto tanto e vuole ancora vincere, lo stesso accade per UNICEF che ha vinto tante battaglie e tante ancora ne vuole vincere. Quella nata con l’Inter è stata per noi l’occasione di conoscere delle belle persone, persone delle quali UNICEF ha bisogno: questa è la migliore alleanza che può servire a chi ha davvero voglia di fare qualcosa per gli altri”.

Bedy Moratti, presidente onorario del Centro Coordinamento Inter Club, confessa poi: “Sono molto felice di essere qui, ma sono felice anche perchè ieri abbiamo vinto e questo porta tutti noi a fare meglio il nostro lavoro. È per questo che dobbiamo ringraziare innanzitutto l’Inter che ha conquistato la Champions League, quella coppa che oggi noi possiamo portare in giro per l’Italia e che, solo negli ultimi giorni ad esempio, ci ha permesso di raccogliere per Inter Campus 42mila euro. Spero soprattutto che questo progetto possa continuare anche nel prossimo anno perchè significherebbe che abbiamo vinto un’altra Champions…”.

In chiusura, è Francesco Toldo a raccontare il suo Inter Campus con la gioia che da sempre lo contraddistingue, quei sorrisi che non troppo tempo arrivavano da una grande parata che lo vedeva protagonista e che oggi nascono dalla felicità di un bambino: “Il mio ringraziamento va innanzitutto alla famiglia Moratti per aver creato un progetto bellissimo, un’iniziativa privata che racchiude un lavoro di tantissimi ragazzi. Persone che durante i loro viaggi vivono delle esperienze bellissime, in posti disagiati dove, come uno strumento magico, l’Inter e la maglia nerazzurra riescono a far dimenticare ai più piccoli tutti i disagi che quotidianamente vivono”.

17.02.2011