MANAGUA – È stato aperto ufficialmente Inter Campus Nicaragua, ultimo progetto in ordine temporale, attraverso un accordo di collaborazione con l’associazione “Nicaragua Joven” e la partecipazione di 140 bambini di età compresa tra 6 e 11 anni provenienti da diversi barrios carenti della città di Managua: El Recreo, Jorge Dimitrov, Altagracia , Barrio 380, Rene Cisnero, Jonathan Gonzales.

L’inaugurazione ufficiale è avvenuta sabato 31 maggio, ma già nei giorni precedenti la delegazione di Inter Campus, composta dai tecnici Gabriele Raspelli ed Andrea Galbiati e dal responsabile organizzativo Christian Valerio, ha lavorato con i referenti locali e i bambini del piccolo Paese centroamericano.

Dopo la rivoluzione sandinista, culminata nel 1979 con la cacciata della famiglia Somoza, una nuova vita è iniziata in tutto il Paese, proiettato in un futuro più luminoso dove il ruolo delle persone è divenuto via via sempre più centrale. Molte strade della capitale non hanno nome, quasi a far pensare una città senza identità. Al contrario il Paese e la città lasciano trasparire grande dignità, organizzazione e voglia di crescere nel rispetto dei diritti fondamentali umani, lasciandosi dietro povertà, ingiustizie sociali, criminalità e devianze sociali legate all’alcolismo e utilizzo di sostanze stupefacenti. Proprio da questi contesti sociali arrivano i bambini che partecipano a Inter Campus.

Alcuni di questi già fanno parte di un progetto legato alla Polizia Nazionale, anch’essa nata nel 1979 alla fine della rivoluzione, che svolge un ruolo determinante per tutta la società nicaraguense: controllo dell’ordine pubblico e partecipazione in tutti i processi di prevenzione e rieducazione giovanile.

Inter Campus si è quindi affiancato all’impegno concreto della Polizia Nazionale per agire in sinergia nella tutela dei più giovani, con l’appoggio del governo centrale attraverso il figlio del Presidente Ortega e grazie alla fondamentale collaborazione del console Lorenzo Alderisio.

La settimana è iniziata al Centro Deportivo Juvenil di Managua, dove Gabriele e Andrea hanno dato vita a sedute pratiche in un caldo opprimente (si sfioravano i 40 gradi) e a un primo corso teorico per 6 allenatori-educatori. Jennifer, David, Arquimedes, Cesàr, Alexander e Antonio, questi i loro nomi, provengono dagli stessi barrios dei bambini e hanno contribuito attivamente al loro coinvolgimento, valutando le situazioni di maggior disagio e rischio.

Alla giornata di festa del sabato hanno partecipato anche le famiglie che saranno coinvolte nel progetto, come sempre Inter Campus cerca di fare ove possibile, per incidere maggiormente sul percorso educativo dei bambini.

17.06.2014

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